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Vecchio 21-04-2007, 12:10
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QUANDO C'ERA ELVIS...
di Gianluca Marras

















potrebbe iniziare così un racconto, ricco di ricordi.


Nell'agosto del 1977 moriva Elvis Presley.


A poco più di un mese dalle celebrazioni in suo onore, abbiamo già dimenticato, o forse attendiamo una nuova occasione per ricordare il Re del Rock'n'Roll.


Finite le celebrazioni, ancora una volta si sono spenti i riflettori su uno dei personaggi più affascinanti della storia della musica e il post anniversario è tutto per i nostalgici, o per coloro che amano le atmosfere più intense.


E allora come non lasciarsi trasportare dalla ricerca di indizi sulla sua morte? Quanti, in fondo, sperano di trovare tante prove che Elvis sia ancora vivo? C'è chi tutti questi indizi li ha messi in rete, e chi invece li ha esposti in un museo tutt'altro che virtuale.


In fondo come non giustificare tanto rumore intorno a colui che ha rivoluzionato la musica?


I più attenti agli aspetti economici, dicono che Elvis, dopo la sua morte, abbia generato un giro d'affari notevolmente superiore a quello di quando era in vita. Intorno al suo personaggio ruota un universo di oggettistica, che spazia dal più classico cartonato a grandezzanaturale (curioso che molti abbiano misure differenti), fino al termometro e al monopoli. Per coloro che della morte di Elvis sono convinti esiste persino l'Elvis Detector, che avvisa se il suo spirito si aggira nei dintorni …ovvio niente scettici!


Le pantofole che raffigurano Elvis

John Lennon affermò che "prima di Elvis non c'era nulla", e poco importa se al suo primo concorso canoro Elvis arrivò secondo, e importa ancora meno se qualcuno, a distanza di anni, ha fatto diventare Elvis il simbolo dei mali d'America.

Quello che ancora affascina, soprattutto chi di Elvis ha sempre sentito parlare ma era troppo piccolo negli anni '70, sono le storie che parlano di lui. Pochi fogli di carta, siano essi il certificato di nascita, il referto della polizia che intervenne dopo la sua morte, o le pagine scritte a mano da Elvis stesso, divenute poi oggetto di studio per i grafologi, vengono letti con la stessa velocità di un avvincente romanzo giallo.




Quando c'era Elvis...
















Possiamo fare qualche domanda, Elvis?


Cosa pensava Elvis di se stesso? C'è qualcosa che non avrebbe rifatto?


Come si rilassava il re del Rock'n'Roll?


Le risposte direttamente dalla voce di PresleyLe leggende urbane assumono contorni sempre più reali, come quella sulla quarta Harley Davidson esposta a Graceland.


E a cavallo di quella Harley immaginiamo Elvis con indosso uno dei suoi imprevedibili e sgargianti costumi di scena, dimenticandoci che se davvero fosse vivo non li indosserebbe.


La ricerca di qualcosa che ci avvicini a Elvis continua, nella speranza di capire un po' di più il fenomeno Rock'n'Roll.


Lo inseguiamo sui set cinematografici dei suoi film, giudicati forse mediocri da molti, ma la cui colonna sonora era certamente di effetto.


Lo ammiriamo in compagnia di tutte le donne che sono comparse in quelle pellicole, e che qualche fan ha pensato bene di presentarci.


Il palcoscenico era il luogo dove Elvis si esprimeva al meglio, e liberava tutta la sua energia. Chi ha avuto il privilegio di assistere ad un suo spettacolo dal vivo, lo racconta così...
Ma c'è anche un intero sito dedicato ai suoi concerti, con notizie di ogni genere.

E dopo aver sbirciato in ogni angolo della carriera di Elvis, riusciamo solo a immaginare cosa hanno provato le migliaia di persone che avevano acquistato il biglietto per il concerto del 17 agosto a Portland, prima tappa della tournée che non iniziò mai.


Un piccolo viaggio, alla cui conclusione si arriva con un po' di amaro in bocca.


E' realistico pensare che Elvis sia davvero morto, e ci sentiamo in diritto di ascoltare le parole pronunciate dal padre per ringraziare quanti avevano partecipato al dolore della famiglia.


Anche se, in fondo in fondo…




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Vecchio 26-04-2007, 02:35
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Predefinito Re: Notizie da Internet

fino al 25.IV.2007
Susanne Bürner
Napoli, Supportico Lopez
Un video che indaga sulla periferia dell’evento. Raccontando un artista attraverso la sfrenata passione dei suoi fan. Un modo per farci riflettere su quello che di solito non vediamo: le emozioni degli spettatori…

pubblicato martedì 24 aprile 2007
Nel piccolo e suggestivo spazio di Supportico Lopez, project space curato da Gigiotto Del Vecchio e Stefania Palumbo, infilato nel cuore di uno dei quartieri più caratteristici e difficili di Napoli, la Sanità, arriva 50.000.000 can’t be wrong, video della giovane artista berlinese Susanne Bürner, realizzato lo scorso anno con il sostegno del Senato di Berlino.
La Bürner, come già nel suo precedente Finistère, esposto a Berlino nel 2005 e alla Tate Modern di Londra in collettiva lo scorso gennaio, torna a lavorare sugli spazi al di fuori dalla cornice principale, sulla “periferia dell’evento”, come suggerisce lo stesso Del Vecchio. Per indagare ciò che, nell’enfasi dell’evento e del suo racconto mediatico, solitamente nessuno nota: le emozioni degli spettatori. Per fare ciò, necessariamente, l’oggetto dell’ammirazione, qui come nel suo lavoro precedente, rimane fuori dall’inquadratura, perché davvero l’attenzione dello spettatore possa spostarsi dal centro alla periferia e concentrarsi su di essa.
In 50.000.000 can’t be wrong l’oggetto della devozione dei fan è un personaggio ben preciso, un artista, la cui identità, però, non è mai apertamente svelata. Che poi si tratti di Elvis Presley può apparire chiaro solo agli occhi più attenti da una serie di indizi disseminati qua e là nel filmato. Ma la Bürner si premura di cancellare dai cartelli e dagli striscioni qualsiasi scritta, trasformandoli in uno stuolo di lenzuoli bianchi. Anche l’ultima inquadratura che si sposta lentamente dal pubblico verso il palco si interrompe prima che possa apparire la figura dell’artista.
Così il video assume una doppia valenza. Oltre a descrivere da vicino le emozioni del pubblico dei fan, diventa un modo per raccontare anche lo stesso artista, attraverso le reazioni da lui suscitate nel suo pubblico.

E in effetti è impossibile non pensare alla straordinaria grandezza del personaggio, pur non sapendo di chi si tratta, alla sua capacità magnetica di stregare folle oceaniche di pubblico mentre si osservano, inquadrate in primissimo piano e non di contorno o di sfondo come al solito, le urla, i pianti, il delirio dei fan, in special modo delle donne, la loro assoluta devozione.
Il video, della durata di 6 minuti e 24 secondi, composto da immagini di repertorio in bianco e nero, racconta, in sequenza cronologica, tutta la carriera di Elvis attraverso questo metodo speculare, dagli anni Cinquanta ai Settanta, assumendo così anche la valenza di racconto di un’epoca. Ma, durante la proiezione, si fa presto ad accorgersi che qualcosa stride. L’assedio dei paparazzi, la polizia, la ressa, insieme alla musica incalzante e vagamente inquietante composta da Steven Trafford, contribuiscono a determinare un’atmosfera pesante, che si cala come un velo sullo spettacolo dell’entusiasmo collettivo. Il video, in sostanza, non si limita a raccontare i fatti dal punto di vista degli spettatori, ma ci spinge a svolgere una profonda riflessione sull’origine e la manifestazione delle emozioni e, in fondo, sui complessi meccanismi della mente umana.

andrea nastri
mostra visitata il 20 aprile 2007
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Vecchio 28-04-2007, 07:56
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Angelina Jolie



Da trasgressiva dark lady ad angelo splendente
Nome: Angelina Jolie Voight
Data e luogo di nascita: 4 Giugno 1975, Los Angeles, California, USA

di Francesca Pellegrini


Nome: Angelina Jolie Voight
Data e luogo di nascita: 4 Giugno 1975, Los Angeles, California, USA
I soffici capelli d'ebano, il penetrante sguardo ammaliatore e quelle labbra turgide sulle quali morire fanno di Angelina Jolie una bellezza leggendaria. Conturbante, intelligente e sexy ai limiti dell'inverosimile, questa bollente dea dalla chioma corvina si contraddistingue per la sua personalità decisamente sfaccettata. Trasgressiva, controversa, ambigua, complessa: dispensando dichiarazioni scioccanti e sfoggiando atteggiamenti poco ortodossi, la star ha sempre amato far parlare di sé, sino a guadagnarsi il meritato titolo di "Very Bad Girl".
Ma la ragazzaccia che un tempo ostentava una provocatoria anima nera, si è ora tramutata in una donna virtuosa, un rilucente angelo ambasciatore di pace. Sei anni dopo aver trionfato con Un Uomo da Marciapiede, l'Academy Actor Jon Voight e la consorte Marcheline Bertrand danno alla luce la piccola Angelina Jolie, cosi chiamata per omaggiare i paesi tanto cari a papà: l'Italia e la Francia.
La bimba ha ereditato dal padre radici ceche e, da parte di mamma, discendenze franco-irochesi. Sin dall'infanzia la pellicola preferita della bimbetta è Dumbo, l'elefante volante. Nel 1978 i genitori divorziano e la fanciullina va a vivere con la madre e l'adorato fratellino maggiore James Haven, con il quale si diverte a girare filmetti amatoriali.
Alla tenera età di sette anni, Angie debutta nello spettacolo al fianco di papà, nella commedia d'azzardo "Cercando di uscire". È durante le elementari che emerge il suo lato dark (inizia a collezionare coltelli) ma viene fuori anche l'aspetto più altruista della giovane: la Jolie, infatti, organizza una campagna studentesca a favore dell'insegnate di ginnastica che rischia di essere ingiustamente licenziato. Così, grazie alla sua tenacia, il maestro conserva il posto di lavoro.
Ormai quattordicenne, Angelina intraprende una breve parentesi come modella ma entra anche nel prestigioso Lee Strasberg Theatre Institute. Teen-ager problematica dall'animo gotico, la liceale, a causa del suo aspetto tenebroso, diviene molto impopolare al Beverly Hills High School. Questa emarginazione da parte dei compagni che la denigrano, la porta all'autolesionismo, tanto da causarsi evidenti cicatrici sul corpo. Fortunatamente il periodo infelice giunge al termine e l'adolescente, conseguito il diploma, fa il suo ingresso al laboratorio cinematografico Met Theatre.
Nel 1995 si aggiudica una parte nel cyborg-thriller Hackers di Iain Softley. In quel periodo, l'attrice in erba si invaghisce della top model orientale Jenny Shimizu con la quale dà origine a un flirt ultra-discusso ma poi, cambia rotta e sposa il collega Jonny Lee Miller.
Tra il 1997 e il '98, lavora per il piccolo schermo: indossa i panni di Cornelia, seconda moglie del chiacchierato governatore dell'Alabama George Wallace nell'omonima mini-serie, nonché quelli della modella Gia Marie Carangi nel lungometraggio televisivo prodotto dalla HBO. Per entrambi i ruoli, la Jolie si aggiudica due meritatissimi Golden Globe. Tuttavia, dare forma al personaggio di Gia, indossatrice lesbica ed eroinomane morta di AIDS nel 1986, lascia segni indelebili nel cuore di Angelina, ferite che la conducono quasi sull'orlo del precipizio. Naufragato il matrimonio con Miller, la stella prende una pausa iscrivendosi all'USC School of Cinema di New York, dove si laurea qualche tempo dopo.
Nel 1999 viene scritturata accanto a Denzel Washington ne Il Collezionista di Ossa, ma anche nel pluripremiato dramma psichiatrico Ragazze Interrotte. Nell'opera diretta da James Mangold, la nostra Angie si cimenta nelle schizoidi vesti della socio-patica Lisa Rowe. La spiazzante performance che riesce a rubare la scena persino a una veterana come Winona Ryder si aggiudica un Oscar nella categoria Miglior Attrice non Protagonista.
Nel corso della premiazione, la diva scandalizza pubblico e critica dichiarando il folle amore che la lega al fratello, suggellato addirittura da un bacio sulle labbra. Il giorno seguente alla notte degli Academy, i tabloid la definiscono immorale e incestuosa ma lei, ovviamente, smentisce tali insinuazioni.
Poi, alle soglie del nuovo millennio, la Jolie perde la testa per l'accattivante Billy Bob Thornton, il quale molla la bionda fidanzata Laura Dern per fuggire a Las Vegas e convolare a giuste nozze con la star. Audaci, eccentrici e peccaminosi, i coniugi Thornton diventano la coppia più calda e bizzarra di Hollywood. La loro forte passione è sigillata da un patto di sangue: entrambi, infatti, portano al collo una fiala con il plasma del partner.
Nel 2001, Angelina parte alla volta della Cambogia per girare con il padre le avvincenti avventure della tostissima eroina Lara Croft, in Tomb Raider. La devastante situazione di questa terra afflitta dalle guerre la colpisce intensamente, tanto da farla entrare in contatto con le Nazioni Unite. Dopo aver girato il toccante Amore Senza Confini, l'artista giunge in Sierra Leone, assieme all'Alto Commissariato per i rifugiati dell'O.N.U., per offrire il suo prezioso supporto ai bambini del Terzo Mondo. Divenuta ambasciatrice delle Nazioni Unite, la Jolie si profonde vivamente nelle più disparate missioni umanitarie che la impegnano in ogni angolo del globo.
Nel 2002 adotta un bimbo cambogiano che chiamerà Maddox: la ragazza dall'indole dark e provocatoria adesso non esiste più, al suo posto vi è una madre meravigliosa, una donna il cui scopo è aiutare il prossimo. Dodici mesi dopo, Angie chiede il divorzio dal marito, eccessivamente assorbito dal lavoro per comprendere le scelte caritatevoli della moglie. Purtroppo, nemmeno il preoccupato papà Jon condivide questa sua ammirevole predilezione: la diva, cosi, prende la drastica decisione di chiudere ogni rapporto con il padre. Tuttavia, la star può sempre contare sul sostegno di mamma Marcheline e dell'inseparabile fratello James.
Nel gennaio 2004, inizia le riprese dell'action casalingo Mr. & Mrs. Smith: il set fu galeotto. Tra la stella e il sensuale Brad Pitt si fa largo il vero amore. Il sentimento che Pitt nutre per la Jolie lo induce a separarsi dalla mogliettina Jennifer Aniston, fin troppo presa dalla sua mediocre carriera d'attrice. Nell’anno successivo, Brad accompagna Angelina in Etiopia per una missione molto speciale: adottare la piccola Zahara Marley. Nel maggio 2006, i fidanzati più ammirati del pianeta concepiscono il loro primo figlio: la deliziosa Shiloh Nouvel. Nel medesimo periodo Angie viene ingaggiata da Robert De Niro nel noir L'ombra del potere - The Good Shepherd.
Il 28 gennaio 2007 la madre della diva muore stroncata dal Cancro: aveva cinquantasette anni. E dopo il nuovo arrivato, il vietnamita Pax Thien, l'attrice ha fatto richiesta ai suoi avvocati di procedere con l'adozione di una bimba del Chad. Nel 2008 rivedremo la contesissima e talentuosa Jolie nel bellico A Mighty Heart di Michael Winterbottom, nonché nel mystery di Clint Eastwood The Changeling. Nel tempo libero l'artista ascolta la musica di: Madonna, Elvis Presley, Frank Sinatra e dei Clash.
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